Elettrostimolazione: Funziona Davvero? Cosa dice la ricerca?
Molte persone sono diffidenti quando si parla di elettrostimolazione.
Sembra essere una pratica strana e di difficile utilizzo. Dovreste fidarvi? In questo articolo, vi presentiamo i risultati di alcuni studi condotti da Università o laboratori indipendenti.
I principali benefici dell'Elettrostimolazione
Per citare uno studio supportato dall'Agenzia Spaziale Italiana e pubblicato sul Journal of applied phisiology, l'elettrostimolazione produce molteplici benefici inducendo un reclutamento muscolare non selettivo, continuo e sincrono.
NMES training is an efficient modality for increasing muscle mass, maximal voluntary strength, neural drive, and oxidative metabolism as well as for improving antioxidant defense systems […]. The atypical adaptations of the muscle phenotype by NMES are characteristic of both resistance (i.e., strength gains) and endurance (i.e., fast-to-slow and glycolytic-to-oxidative conversion) training and can be mainly ascribed to the specific motor unit recruitment pattern, i.e., nonselective, continuous, and synchronous.
- Aumento della forza: +27%
- Aumento dell'esplosività: +15%
- Aumento della capacità di salto verticale: +14%
- Aumento del volume muscolare: +8%
- Aumento della VO2max: +7%
- Riduzione della concentrazione di acido lattico nel sangue: -40%
Impressiona la seguente immagine, che mostra il cambiamento indotto dall'elettrostimolazione nel muscolo:
ELETTROSTIMOLAZIONE: AUMENTO DELLA FORZA DEL +27%
Come abbiamo detto, esiste un gran numero di ricerche e studi.
Una delle ricerche più approfondite che presenta al meglio l'incremento prestativo ottenuto grazie all'uso dell'elettrostimolazione è quella della Facoltà delle Scienze dello Sport dell'Università di Borgogna, Dijon, in Francia.
La ricerca si pone l'obiettivo di valutare l'effetto dell'elettrostimolazione sull'allenamento neuronale (condizionamento del sistema neuromuscolare) e sull'architettura muscolare, seguendo le orme di altri autori che avevano già riportato risultati eccellenti (Maffiuletti, Malatesta, Chanteur).
In questo studio, 20 atleti sono stati divisi in 2 gruppi (8 nel gruppo di controllo) e dopo 8 settimane sono stati valutati i miglioramenti sulla muscolatura estensoria del ginocchio (quadricipiti).
I risultati della ricerca sono stati estrapolati tramite elettromiografia, ecografia e dinamometri.
Quali sono i dati emersi?
- Aumento del 27% della contrazione massima volontaria dopo 8 settimane
- Miglioramento della forza massima dovuto all'adattamento neuro-muscolare tramite elettrostimolazione
- Aumento della velocità di risposta neurologica dopo 4 settimane
- Aumento della ipertrofia del 5-10% dalla 4ª alla 8ª settimana
Questi dati molto interessanti diventano ancora più significativi se li combiniamo con altri studi che mostrano come l'uso corretto dell'elettrostimolazione possa apportare un vantaggio in termini di forza anche sui muscoli non direttamente stimolati.
ELETTROSTIMOLAZIONE: UNO STRUMENTO DI RECUPERO EFFICACE
Gli studi sull'argomento recupero ed EMS sono tantissimi.
Prendiamo ad esempio un articolo pubblicato sul Journal of Strength and Conditioning Research (5): lo studio esamina un gruppo di nuotatori che nuotano 200 m in acque libere.
Dopo lo sforzo, un gruppo di atleti recupera con l'aiuto dell'elettrostimolazione, mentre il gruppo di controllo si riposa semplicemente.
Analizzando i livelli di lattato muscolare 10 e 20 minuti dopo la fine della performance, la diminuzione dei livelli di lattato era più significativa nei soggetti che hanno effettuato il recupero con l'elettrostimolazione (-16% a -18%) rispetto agli atleti in recupero passivo (-12% a -13%).
Cosa significa tutto questo?
- Meno sensazione di affaticamento
- Il ritorno all'omeostasi muscolare è più rapido (i muscoli saranno pronti più rapidamente per un'altra sessione di allenamento)
Un altro studio pubblicato nel Journal of Science and Medicine in Sport (6), condotto su 28 giocatori di rugby e calciatori, ha fornito prove ancora più significative non solo dal punto di vista delle risposte chimiche (livelli ridotti di creatina chinasi), ma anche della percezione degli atleti riguardo alla fatica del loro corpo 24 ore dopo la fine dell'allenamento.
Infine, un ultimo studio pubblicato nello stesso Journal of Strength and Conditioning Research nel 2014 mostra che possiamo chiaramente identificare una diminuzione del 40% della concentrazione di acido lattico nel sangue con l'EMS se confrontata a una recupero passivo (seduti su una sedia).
Pertanto, l'elettrostimolazione permette di accelerare il recupero muscolare, che è un punto chiave nell'allenamento sportivo.
CORRETTO UTILIZZO DELL'ELETTROSTIMOLAZIONE: COME FARE?
Le ricerche sull'elettrostimolazione ne provano l'efficacia in continuazione da quasi 40 anni. Ci sono naturalmente degli appunti metodologici, perchè la massima efficacia deriva dal corretto approccio alle caratteristiche della persona che si sottopone all'EMS.
In linea di massima sottolineiamo questi punti fermi:
- Nell'allenamento, come mostrato anche in uno studio del 2023 su International Journal of Exercise Science, l'intensità deve essere aumentata mano mano che si procedere con la seduta EMS. Ne abbiamo parlato in modo approfondito qui.
- L'elettrostimolazione non è un allenamento passivo. Può essere statico o dinamico: non puoi allenarti dal divano e (se non vogliamo ricercare uno squilibrio o una correzione) dobbiamo tenere attivo l'antagonista (uno studio del 2018 dimostra l'efficacia di adottare elettrostimolazione e movimento per favorire uno sviluppo equilibrato). Suggeriamo di non legare gli arti e cercare la massima intensità che ci consente di mantenere l'isometria. Successivamente nel protocollo possiamo integrare il movimento, che può essere anche solo una contrazione eccentrica.
- Per quanto riguarda il recupero muscolare, ne abbiamo parlato in modo approfondito.
In ultimo facciamo notare che abbiamo volutamente tenuto fuori da questo articolo gli studi che parlano di trattamento del dolore (muscolare o articolare): sono tantissimi e consigliamo una ricerca online sulle piattaforme di raccolta scientifica. Puoi trovare un approfondimento sul nostro blog.
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